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Don Aniello Manganiello incontra i giovani dell’IIS “E. Fermi”

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Don Aniello Manganiello incontra i giovani dell’IIS “E. Fermi”A scuola di legalità con Don Aniello Manganiello all’Istituto Fermi – Dorso. Legalità! C'è tanto bisogno di legalità in un territorio dove ovunque ti giri ci sono segni e atti di illegalità diffusa e, quindi, quale cosa migliore che iniziare dai giovani e cioè dalle scuole per avere una speranza nel futuro, un futuro diverso preparando una società migliore. Questo è quello che vuole fare l'IIS E. Fermi di Sarno con l'invito non ad un semplice dibattito ma, bensì, a 4 giorni di incontri con il prete anticamorra Don Aniello Manganiello. A partire da ieri 29 marzo e fino al 1 aprile, il prete anticamorra si recherà di volta in volta, in ognuna delle classi e si relazionerà con gli studenti. Un'iniziativa straordinaria messa in campo dal dirigente scolastico dell’ Istituto Superiore Fermi – Dorso professor Antonio Di Riso. Proprio nel segno dei grandi uomini che hanno perso la vita ingiustamente, uomini di giustizia come i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e uomini di chiesa come Padre Pino Puglisi e Don Peppe Diana. Tutte le vittime della mafia che hanno dato la vita per affermare la legalità. Basta mettere in pratica gli insegnamenti dati da questi uomini per potere sperare in un’Italia migliore e sconfiggere la mafia. E come amava dire lo stesso Giovanni Falcone quando si rivolgeva ai giovani: “Possono uccidere il nostro corpo ma le nostre idee, quelle continueranno a camminare sulle vostre gambe”.
Don Aniello Manganiello dal 1994 al 2010 strappa alla manovalanza della criminalità organizzata tantissimi giovani. Usa comportamenti duri per combattere la malavita, ad esempio rifiuta di dare la comunione ai camorristi, segnando così la differenza tra religione vera e superstizione propria di certi boss con le case piene zeppe di immagini sacre ma le mani grondanti di sangue. E a tanti di loro don Aniello ha donato una seconda via: ora Tonino Torre, ex capo clan è un credente che vive di lavori umili e onesti mentre Davide Cerullo, ex pusher della cosca Di Lauro, è un padre di famiglia perbene. Ha denunciato, andando contro tutto e tutti. Ha subito numerose minacce ma gli ostacoli più grandi li ha sempre incontrati nella politica, laddove la “cosa pubblica” è implicata nel malaffare. Nel 2010, don Aniello viene sollevato dall'incarico di parroco di Scampia, ufficialmente “per l'avvicendamento naturale”.
Tornato a Roma, al rione Trionfale, dopo alcuni mesi decide che era arrivato il momento di prendere un anno sabbatico e di raccontare la sua missione pastorale. Ora don Aniello vive a Camposano, suo paese di origine, dove oltre ad aiutare il parroco e partecipare alla vita diocesana, prosegue il suo impegno in prima linea attraverso l'associazione che ha fondato, “Ultimi”. Tratto da Puntoagronews del 30 marzo

Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello Incontro con Don Aniello

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